Sono trascorsi sei mesi dalla terribile alluvione che ha determinato la morte di tre persone, devastato gran parte del territorio, e comportato danni immensi, stimati in 191 milioni di euro. I residenti interessati dall’alluvione sono stati quasi 8 mila che compongono oltre 3500 famiglie. Tra le strutture gravemente danneggiate dall’ondata di fango, anche il Palazzetto dello Sport di via Capanna, oggi tornato alla normalità grazie al contributo economico ed organizzativo dell’associazione EBAM.
L’EBAM è un Ente nato dagli Accordi Interconfederali tra le associazioni imprenditoriali, Confartigianato, CNA, CASA e CLAAI e dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori CGIL, CISL e UIL, delle Marche e fa parte di un sistema Nazionale proponendosi come strumento sussidiario di integrazione dello stato sociale e di promozione per lo sviluppo del settore.
EBAM ha deciso di intervenire con un progetto pubblico a favore della città di Senigallia, identificando con l’Amministrazione comunale, nel Palazzetto dello Sport, la struttura che rappresenta il senso di aggregazione sociale.
L’operazione di ripristino (per un costo di 145 mila euro) ha permesso la sostituzione del fondo in parquet, la rimessa in funzione degli spogliatoi e delle sale interne. Sistemato pure un nuovo tabellone elettronico segnapunti ed installato l’impianto di amplificazione audio. Diverse le aziende che hanno condotto i lavori: la Belfor Italia, leader mondiale nel risanamento post sinistro, per la deumidificazione, la Seicom di Sondrio – in collaborazione con la Edil Plast Srl di Ancona – per la posa del parquet, la Curzi Dimero di Senigallia per la rivisitazione di spogliatoi e docce, la H20 di Senigallia per l’idraulica.
Nessun Commento