Il 15 marzo la Conferenza dei Servizi, cui partecipano tra gli altri Regione Marche, Provincia di Ancona, Comune di Ostra e Comune di Trecastelli potrebbe dare il definitivo via libera alla realizzazione dell’impianto anaerobico di trasformazione di rifiuti organici in una zona esondata meno di due anni dopo l’alluvione che colpì Senigallia ed il suo hinterland.
Progetto che non piace affatto a diverse associazioni, imprenditori e cittadini che hanno costituito un apposito Comitato per la tutela dell’ambiente e della salute delle valli Misa e Nevola.
Ci troviamo in provincia di Ancona, a Casine di Ostra, nella zona Zipa, in un’area sita nella confluenza tra il fiume Misa ed il Nevola.
Qui nel 2014, l’acqua, dopo essere tracimata dalle sponde del Fiume Nevola nel Comune di Trecastelli, ha raggiunto ed inondato l’intera zona ZIPA, dove dovrebbe sorgere l’impianto e poi si è riversata sul Misa e quindi fu tra quelle che allagarono la città. Il Comitato puntualizza poi sul fatto che dal maggio 2014 ad oggi, l’area oggetto dell’esondazione non è stata perimetrata né dall’Autorità di Bacino nel Piano di Assetto Idrogeologico né dal Comune nel Piano Regolatore Comunale.
Secondo il comitato, se non verranno adottati accorgimenti e non si porranno in essere iniziative di rafforzamento degli argini del Nevola, al rischio di una alluvione si potrebbe associare un ulteriore rischio ambientale. Anche per questo, in collaborazione con l’associazione Gruppo società ed Ambiente è partita una raccolta di firme cartacee ed on line tra la popolazione della Valle, indirizzata a coloro che si esprimeranno sull’Autorizzazione Integrata Ambientale dell’impianto, affinché impediscano questa costruzione e la delocalizzino in un posto più sicuro.
Il Comitato aggiunge inoltre che se il progetto si concretizzerà, nei pressi di Senigallia ci saranno due discariche provinciali: quella di Corinaldo per i rifiuti indifferenziati della Provincia di Ancona e quella del nuovo digestore anaerobico con conseguenze l’aumento del traffico veicolare pesante, emissioni odorigene e ripercussioni sulla percentuale delle PM 10.
Nessun Commento