Si sono tenute gli scorsi 20 e 21 maggio in tutta Italia le “Giornate Nazionali dei Castelli”. L’iniziativa – organizzata dall’Istituto Italiano dei Castelli, con il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – è giunta alla sua ventesima edizione.
Significativa e di alto valore – morale e simbolico – la scelta fatta dalla Sezione Marche dell’Istituto: il direttivo – come spiegato dal Presidente regionale Marco grandi – ha infatti deciso di porre l’attenzione su Caldarola, bel Paese della Provincia di Macerata pesantemente segnato dal sisma che nel 2016 ha colpito il Centro Italia.
Splendido borgo cinto ricco di monumenti, di particolare interesse è il Castello Pallotta, edificato intorno alla metà del IX secolo sulle pendici del Colle Colcù e successivamente modificato verso la fine del Cinquecento grazie alle intenzioni del Cardinale Evangelista Pallotta di volerlo adibire a propria residenza estiva, apportando migliorie in stile Rinascimentale per celebrare il prestigio dei Pallotta, famiglia che ha annoverato ben quattro cardinali.
A causa dei danni del sisma, il castello come tutti gli altri monumenti sono stati visitati solo all’esterno e con un preciso protocollo di sicurezza, essendo gran parte del centro storico all’interno della “zona rossa” ancora oggi inagibile. La visita è stata guidata personalmente dal Sindaco di Caldarola, Luca Maria Giuseppetti.
Pur limitata nei tempi e negli spazi, la visita a Caldarola – realizzata grazie soprattutto all’opera di Vitale Grisostomi Travaglini, membro del Direttivo della Sezione Marche dell’Istituto Italiano dei Castelli – ha coinvolto le tante persone che hanno colto l’occasione delle Giornate Nazionali dei Castelli per scoprire questo angolo di Marche decisamente suggestivo.
Nessun Commento