E’ ancora pienamente soddisfacente il bilancio semestrale della BCC di Pergola e Corinaldo, chiuso al 30 giugno scorso e come consuetudine reso nota a metà agosto. Come noto non si tratta di un consuntivo “ufficiale” ma è comunque un atto formale civilistico, attraverso il quale gli istituti di credito sono tenuti a dare conto per verificare l’andamento societario, in vista poi del rendiconto effettivo di fine anno. E ancora una volta la banca con sede a Pergola chiude con il segno positivo, con un utile di tre milioni 700mila euro. Un risultato migliore rispetto a quanto previsto a budget – e quindi l’aria che si respira nella sede dell’istituto è di indubbia soddisfazione – anche se inferiore di due milioni rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ma quello del 2022 era stato un esito eccezionale, fuori norma, spinto soprattutto dagli interessi sui titoli di Stato. Da considerare che i sopra citati tre milioni e 700 di utile sono stati raggiunti nonostante gli interessi passivi che la banca riconosce alla clientela abbiano registrato un valore cinque volte superiore rispetto a quello dell’anno precedente. Diverse le voci che concorrono a rafforzare le posizioni della banca. Per quanto riguarda il conto economico, un ulteriore elemento da evidenziare è la tenuta della qualità del credito. Questo sta a significare che, nonostante l’aumento dei costi, il cliente riesce ancora ad onorare le proprie rate: un risultato determinato anche, o forse soprattutto, dalla flessibilità della BCC di Pergola e Corinaldo nell’andare incontro alle esigenze della propria clientela, anche se questo aspetto significa, in molteplici casi, una mole di lavoro straordinaria per gli uffici. A livello patrimoniale, il risultato conseguito consente di cementare ulteriormente una situazione già molto solida. Ben testimoniata dall’indicatore CET1 che si attesta intorno al 30 per cento, sensibilmente più alto – almeno più del doppio – rispetto alla media del sistema bancario italiano odierno. Infine, ma non certo da ultimo, rimane sui massimi storici il livello della raccolta, un dato che testimonia indirettamente la fiducia che la clientela concede alla banca: è di circa 600 milioni quella diretta, circa 300 i milioni provenienti dalla raccolta indiretta.
“La nostra semestrale evidenzia un buon risultato – commenta il Direttore generale Claudio Rovelli – riuscendo a contemperare, nei limiti del possibile, le esigenze della clientela sia in termini di raccolta che di impieghi.”
I numeri insomma ripagano gli sforzi di una banca che vuol essere sempre più un punto di riferimento affidabile per i propri territori di competenza, in una vasta area che va da Pergola a Senigallia, da Corinaldo fino alla vicina Umbria, per un totale di sedici sportelli attivi. E che su questo stesso territorio riversa, come da proprio statuto, una importante fetta dei suoi utili, a sostegno di attività sociali, solidali, culturali e sportive, con un occhio di riguardo sempre rivolto alle nuove generazioni.
Nella foto: Claudio Rovelli, Direttore generale della Bcc di Pergola e Corinaldo
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